l’Angolo Matematico – Finanziario

Lorenzo Peccati (difeso dall’avv. Bruno Arrigoni)

Dipartimento di scienze delle decisioni – Università Bocconi – 1 marzo 2020

Un angolo matematico

Da piccoli, tutti siamo stati torturati in matematica con gli angoli (alcuni acuti, altri – meglio – retti, altri, purtroppo ottusi).. Bene, niente a che vedere.

Questo angolo di matematica non sarà un “angolo matematico”, ma un angolo di matematica, ossia un posto (forse ora “post”) dove alcuni problemi professionali sono analizzati matematicamente. Un’opinione comune è che la matematica sottostante non rilevi. Sono assolutamente contrario e coi miei contributi all’angolo farò del mio meglio.

Nella mia lunga esperienza formativa professionale ho imparato d’aver di fronte tre tipi d’interlocutori A-B-C.

A – vogliono sapere qualitativamente dove stia il problema e quale ne possa essere la soluzione.

B – comprendono il problema numericamente, ma s’arrestano di fronte a una formula, che parla un’altra lingua.

C – comprendono il problema anche algebricamente e possono essere esposti a formule senza danni evidenti.

Ogni mio contributo sarà strutturato secondo questo schema A-B-C, cosicché, ognuno si possa scegliere. . . di che morte morire.

Per un po’ di tempo, non mi sono occupato dell’uso della matematica in questioni finanziarie. Recenti stimoli m’hanno fatto tornare sul campo e sono rimasto sorpreso dal livello (basso) della discussione e della maniera di configurare decisioni (per es. in ambito giudiziale).

L’uso della matematica in finanza è comune in due aree:

  1. nella finanza matematica;
  2. nel calcolo (1) finanziario.

Nel primo campo s’usa matematica “nobile”, si studiano i mercati finanziari, si sviluppa uno dei settori più innovativi e rilevanti dell’economia politica. E’ relativamente nuovo, nel senso ch’è nato negli anni Settanta del secolo scorso.

Nella sostanza, nel secondo s’usa poco più delle quattro operazioni, non è neanche “matematica” e i temi rilevanti sono costruzione e analisi di tipici con- tratti finanziari o valutazione di progetti d’investimento aziendali o istituzionali.

Discorrerò d’alcuni temi che rientrano nel secondo campo (calcolo finanziario).

Il diverso livello della matematica necessaria (2) ha protetto la prima area da interventi sconsiderati, mentre l’elementarità della matematica nella seconda ha aperto le porte a interventi d’ogni genere, talora deboli sul piano concettuale.

Con i vari “Angoli matematici”, mi propongo di costruire un “poligono”, che consenta di vedere con chiarezza questioni, spesso presentate in maniera confusa.

La strada che attende i lettori non è brevissima e sarà costruita passo dopo passo. Credo sia importante, per chi vuole conoscere questo punto di vista, seguire il percorso passo-passo: i balzi in avanti del tipo “basta ciance, arriviamo presto al dunque” possono impedire la costruzione completa d’un sistema logico coerente per trattare queste questioni.

Note:

  1. L’uso di “calcolo finanziario” in luogo di “matematica finanziaria” è voluto.
  2. Devo questa diagnosi-sintesi al caro amico Gennaro Olivieri.

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  4. Quest'angolo si propone di mostrare come l'ipotesi d'anatocismo, nella pratica finanziaria, sia possibile, ma non così diffusa, come verosimilmente alcuni professionisti e alcuni magistrati dichiarano di pensare. Mettendo insieme quanto...
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